15 Set

Un Settembre caldo anche sul fronte dei prezzi degli accessori scolastici

Le raccomandazioni del Foro Nazionale dei Consumatori per una spesa intelligente

Con le prime piogge e con la fine dell’estate, come ogni anno, torneranno a crescere i prezzi, con la conseguenza che nei bilanci delle famiglie italiane, incideranno in modo pesante, gli aumenti che si registreranno, in particolare negli acquisti di quei prodotti tipici della stagione, come ad esempio, le spese sostenute per la scuola dei nostri figli.

Aumenti che per il Codacons saranno mediamente di circa il 3,5% in più rispetto allo scorso anno e che finiranno per incidere per un costo di circa 1.200 € a studente.
Sempre per il Codacons, gli aumenti verranno registrati in particolari nell’acquisto degli accessori scolastici, quali diari, astucci, zaini, ed in particolare, per il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente la tutela dei diritti di utenti e consumatori, i rincari incideranno soprattutto nell’acquisto dei prodotti cosiddetti griffati, mentre, apparentemente, sembrano mantenere il prezzo degli anni scorsi i prodotti più comuni.
Stando così le cose, da parte delle famiglie ci dovrà essere un’attenta selezione sugli acquisti che si andranno a fare. Il nostro consiglio è quello di non seguire l’ultimo prodotto reclamizzato ma bensì di attenersi a scelte più comuni e probabilmente più adatte e consoni alle esigenze delle casse delle famiglie degli italiani.
Tutti noi vorremmo accontentare il desiderio dei nostri figli ed appagare la loro voglia di avere l’oggetto più reclamizzato e promozionato, ma non dobbiamo dimenticare che la scuola è solo uno dei settori che incidono sul bilancio familiare. Ragion per cui, dobbiamo tenere presente che nel prossimo mese di settembre aumenteranno altri asset della vita sociale come le utenze e i costi dei carburanti.
Quindi, la raccomandazione che come Foro Nazionale dei Consumatori, ci apprestiamo a fare è quella di selezionare tra tutti i prodotti promossi ed in vendita, quelli che realmente soddisfano le nostre esigenze, consapevoli che comunque stiamo parlando di prodotti che alla fine dell’anno scolastico saranno già superati e abbandonati, quindi, se vogliamo evitare pericolose fughe in avanti, abbiamo il dovere di saper guardare con attenzione nei vari banconi dei supermercati e cercare il prodotto più utile e meno costoso.
Inoltre, come sappiamo, le spese scolastiche possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, 730 o Modello Redditi, con una detrazione fiscale pari al 19% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 800 € per ogni figlio a carico. Per poter ottenere questo beneficio, dallo scorso anno, c’è l’obbligo della tracciabilità, ossia non ammesse le detrazioni delle spese che vengono sostenute in contanti.
Le spese che possono essere portate in detrazione sono la tassa di iscrizione e frequenza; le spese relativa al servizio di mensa scolastico; i contributi volontari e le erogazioni liberali; i contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa e le gite scolastiche.
Non sono quindi detraibili i libri di testo e le spese sostenute per lo scuolabus e la cancelleria. Ne tantomeno gli strumenti informatici, a meno che lo studente non abbia una specifica disabilità da poter aver diritto all’acquisto, ad esempio, del computer con iva al 4% e detrazione al 19%.
Altre spese detraibili sono le rette per l’asilo nido, sia esso pubblico o privato, per un massimo di 632 € per ciascun figlio e gli affitti degli studenti universitari fuori sede, ai quali ultimi, spetta anche La detrazione delle spese universitarie sostenute per l’iscrizione e per le spese di frequenza ai corsi.
In conclusione, se da un lato dobbiamo cercare il prodotto più conveniente e meno costoso, dall’altro, per poterne poi avere anche la possibilità di recuperare una parte delle spese sostenute, dobbiamo sostenere le spese nel modo corretto, ossia, in primo luogo il pagamento deve essere tracciato, in secondo luogo, quando riempiamo i vari bollettini, dobbiamo indicare le generalità del beneficiario, la causale del versamento, la scuola frequentata e il nome dell’alunno.

Sabrina Greci
Presidente Foro Nazionale Consumatori

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