L’importanza della vitamina D nella salute delle ossa e del sistema immunitario
La vitamina D è di importanza cruciale per l’attivazione del sistema immunitario e combattere microorganismi, batteri e virus, che minacciano l’organismo. La sua assunzione può avvenire attraverso una dieta equilibrata, nella quale siano presenti ad esempio alcuni tipi di pesce, uova, latte intero, formaggi, fegato animale, olio di fegato di merluzzo, associata ad una adeguata esposizione al sole.
Assumendo tali nutrienti è possibile evitare il rischio di carenza di questa vitamina.
La vitamina D gioca un ruolo importante nella regolazione del metabolismo di calcio e fosforo nel metabolismo osseo. Essa è necessaria per l’assorbimento e l’utilizzo del calcio, in quanto in sua assenza, esso viene assorbito solo in minima percentuale. La sua assunzione deve essere abbinata alla esposizione solare che risulta essere altro elemento importante per ridurre il rischio di carenza di detta vitamina.
Una certa parte della popolazione rientra nei soggetti che ne hanno carenza: bambini prematuri o a basso peso, persone con malattie croniche intestinali, renali e epatiche, persone obese (il tessuto adiposo eccessivo sottrae la vitamina), e dipendenti dal fumo e da alcol. In tutte queste situazioni risulta essere utile l’assunzione di vitamina D, che dovrà sempre avvenire dietro consiglio medico, il quale interverrà sulla base della condizione di carenza valutata mediante analisi cliniche e caratteristiche personali. Tra le persone sane, particolare attenzione va data agli anziani poiché la cute riduce o perde la capacità di sintetizzare tale vitamina.
Altra categoria a rischio carenza risulta essere il sesso femminile. Alcuni studi sugli apporti nutrizionali hanno evidenziato nelle donne una carenza cronica di alcuni elementi come il ferro, l’acido folico, il calcio, il magnesio e molte vitamine tra cui la vitamina D, sia durante il periodo adolescenziale, sia in età adulta.
Tale deficit è associato a particolari patologie dell’apparato riproduttivo, a diete ipocaloriche, disordini alimentari e scelte di regimi quali quello vegetariano, rendono la popolazione femminile ancora più a rischio di squilibri nutrizionali e carenza di vitamina D.
Inoltre, nel genere femminile, durante la menopausa si sviluppa l’osteoporosi, temuta situazione patologica che aumenta la fragilità ossea e, quindi, la possibilità di fratture. Negli ultimi anni si sono affermate come terapie i fitoestrogeni, prodotti nutraceutici che oltre a rappresentare una buona alternativa alla terapia ormonale sostitutiva, si sono dimostrate in grado di esercitare una spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria. Gli integratori che contengono, oltre ai fitoestrogeni, vitamina D e calcio sono indicati nella prevenzione dell’osteoporosi poiché, grazie alla loro azione combinata, sono in grado di aumentare l’assorbimento di calcio a livello intestinale e, quindi, favorire l’apporto di calcio a livello dell’osso, rendendolo meno fragile.
Si raccomanda quindi, per i soggetti a rischio, una integrazione di vitamina D abbinata ad una corretta esposizione solare in considerazione delle variazioni stagionali. Pertanto, sarebbe opportuno per ogni Paese promuovere una specifica supplementazione di vitamina D nei periodi invernali.
Monica Cinti
L’Articolo è stato pubblicato nel Magazine “L’Esodo”, nella rubrica ” Consumatori”. La versione completa è disponibile su questo link: