Turismo, le nuove tendenze
Quando parliamo di turismo spesso non pensiamo a cosa significa per il nostro Paese. Il turismo, che forse è il settore che ha pagato e paga ancora le maggiori conseguenze della crisi legata alla pandemia Covid-19, rappresenta un valore economico non indifferente. Con il suo volume di affari di 232 miliardi di euro, costituisce il 13% del PIL italiano e genera 4,2 milioni di occupati nel settore. Purtroppo a causa dell’epidemia Covid-19 si stima che il crollo dei turisti stranieri, che valgono il 51% di tutte le presenze nel nostro Paese, nel 2020 sarà del 55% a fronte dei 64 milioni arrivati nel 2019. Immediata conseguenza di questo tragico calo del flusso di turismo verso il nostro Paese, calmierato soltanto dalla tenuta in alcune località costiere dal turismo interno, è che il 25% delle imprese turistiche sono a rischio chiusura definitiva. Come sarà il turismo dopo la crisi Covid-19? Per quanto riguarda le nuove tendenze della domanda turistica non è sbagliato pensare che cambierà il modo di fare le vacanze, la loro durata ed anche il periodo. Cresceranno nuove esigenze legate all’ambiente, al benessere, al sociale, alla economicità ed alla sicurezza. E’ arrivato dunque il momento di iniziare a valorizzare e capitalizzare ciò che abbiamo, i nostri innumerevoli attrattori, che ricordiamo non sono solamente le grandi città d’arte, ma anche i borghi, i parchi, il nostro cibo, le tradizioni e la nostra cultura. Il Governo ha messo a disposizione delle risorse straordinarie per imprimere al sistema produttivo del turismo. Il turismo di domani rimodellerà l’offerta per riservare ancora maggiore attenzione all’ambiente, alla sicurezza, alla mobilità dolce. Mai come oggi diventa importante una forte promozione turistica che faccia leva anche sul made in Italy, collegando il territorio al prodotto e al brand Italia.
Massimo Maria Amorosini
L’Articolo è stato pubblicato nel Magazine “L’Esodo”, nella rubrica ” Consumatori”. La versione completa è disponibile su questo link:
