Obbligo della revisione delle autovetture, nel rispetto del nostro ambiente
Previste sanzioni e il fermo amministrativo per chi non lo rispetta
Una delle cause principali dell’inquinamento ambientale è sicuramente l’uso di autovetture e mezzi di trasporto usurati che, con le loro emissioni, non sempre in regola, causano danni irreparabili che si ripercuotono inevitabilmente sulla nostra salute. Ragione per cui è sempre più necessario un controllo attento a tutte le vetture. Una procedura che esiste e che, come vedremo, prevede sanzioni per chi non la rispetta. Come se non bastasse, gli automobilisti sono convinti che l’unica tassa che si paga sulla propria vettura è il bollo che ha una scadenza annuale e il cui importo varia a seconda della tipologia della propria macchina. In realtà non è esattamente così, anzi è opportuno precisare, che esiste un’altra tassa che tutti dobbiamo pagare, ed è la tassa sulla revisione della macchina. In merito ricordiamo che la normativa sulla revisione dell’auto prevede un controllo periodico che viene effettuato dalle officine autorizzate. Anche su questo punto è opportuno fare una precisazione, infatti, molti sostengono che sono autorizzate solo le case produttrici e le officine presso cui si è acquistata la vettura, ma non è così, al contrario hanno la possibilità di poter effettuare le revisioni, tutti i meccanici che sono stati autorizzati a tale scopo. Comprendere questo principio è molto importante, perché, cosa sappiamo, sono molto diverse le tariffe che ci vengono applicate e che variano a seconda dei prezzi del singolo meccanico. Quindi, fatta questa premessa, sottolineiamo che il controllo finalizzato a verificare le condizioni di sicurezza, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità del veicolo, può essere certificato da un qualunque meccanico autorizzato o, per meglio dire, anche dal meccanico presso cui ci rivolgiamo abitualmente, il quale, una volta autorizzato, ossia dal momento in cui acquisisce la capacità di poter emettere il certificato di revisione, che è appunto il documento che viene rilasciato a conclusione della verifica, quello che contiene tutte le informazioni della propria vettura, dalle verifiche effettuate al chilometraggio del mezzo, può rendere più conveniente rivolgersi a lui.
I tempi delle revisioni variano in funzione dell’età della vettura, più precisamente, la prima revisione di un’auto nuova va fatta dopo quattro anni dal suo acquisto e dalla prima immatricolazione, successivamente, la revisione deve essere effettuata ogni due anni. Il bollino che viene rilasciato e che comunemente viene applicato sul vetro della vettura, indica la scadenza della revisione, o per meglio dire, la data entro cui deve essere rifatta.
Sono sottoposti all’obbligo della revisione non solo le autovetture ma anche i ciclomotori e i motocicli, mezzi che, fino al 2002, erano esonerati. La tassa da pagare, per ogni revisione, è di 78,75 euro, così composta: 54,95 euro per il costo della revisione, 12,09 euro per l’iva al 22%, 10,20 euro per il diritto di motorizzazione ed infine, 1,78 euro per il costo del bollettino postale.
Entrando nel merito dei controlli da effettuare, questi devono fornire e seguenti dati e riguardare le sottoindicate manutenzioni:
- in primo luogo, occorre fornire l’indicazione delle generalità del veicolo, dal numero della targa e del telaio al nominativo del proprietario, fino alla regolarità del bollo;
- in secondo luogo, devono certificare la funzionalità e l’efficacia dei dispositivi, dalle cinture di sicurezza al clacson;
- a seguire, la certificazione deve garantire la funzionalità dell’impianto frenante; quindi, verrà effettuato il controllo sia sul freno a mano che su quelli a pedali, nonché sulle pastiglie e sui dischi delle ruote;
- si dovrà inoltre certificare la funzionalità dello sterzo, dei vetri, compresi gli specchietti e dell’impianto di lavavetri;
- la certificazione dovrò altresì attestare la regolarità dell’impianto elettrico, quindi delle luci, degli indicatori di retromarcia, delle frecce e dell’impianto di scarico.
La mancata revisione è causa di contravvenzioni molto onerose. Si va infatti incontro ad una sanzione compresa tra 169,00 e 679,00 euro. Non solo, nel caso in cui una vettura, che non è stata sottoposta a revisione, viene fermata dalle forze dell’ordine, questa non potrà più circolare fino a quando non sarà regolarmente revisionata. In questo caso, coloro che circoleranno con un’avventura sospesa, andranno incontro ad ulteriori e più gravi sanzioni, riceveranno, infatti, una multa compresa tra 1.957,00 e 7.953,00 euro ed il fermo amministrativo di 90 giorni.
Restando in tema, precisiamo che, la Direzione Generale della Motorizzazione Civile, con la circolare numero 33278 del 7 novembre 2023, che tratta la semplificazione e il chiarimento al capitolo tecnico emanato con decreto dirigenziale 21 agosto 2023, ha introdotto importanti cambiamenti nella procedura di revisione degli autoveicoli. In particolare, sono stati introdotti controlli tramite la porta OBD, che è lo strumento con il quale, tramite la lettura dei dati che fornisce la vettura collegata, si individuano gli errori e le anomalie della macchina. In particolare, se tramite questo software si accerta che la spia del motore è di colore rosso, ossia se resta accesa, si certifica che il mezzo è in condizione di avaria e non può superare la revisione.
Inoltre, con questa procedura, si può accertare, anche il rapporto reale del consumo medio di carburante. Di conseguenza, con questo sistema, è possibile prevenire comportamenti scorretti da parte dei proprietari di vetture che, per ottenere il lasciapassare all’utilizzo della macchina, provvedevano a scalare i chilometri, creando, ovviamente, problemi di sicurezza ed efficienza.
La circolare prevede che “A partire dal 24 febbraio 2024, i Centri di controllo sono tenuti ad adottare il nuovo apparecchio Scantool, dotato di scheda tecnica e comunicando lo schema di collegamento all’UMC di competenza entro 30 giorni dalla messa in servizio o aggiornare i contagiri esistenti entro il termine di validità della verifica metrologica di una delle attrezzature in uso.”
Abbiamo trattato questo tema e approfondito l’argomento della revisione delle vetture, non solo per portare all’attenzione dei nostri lettori dell’esistenza dell’ennesima tassa a carico dei contribuenti, in questo caso degli automobilisti, ma per sollecitare un’analisi profonda sull’impatto ambientale dei milioni e milioni di vetture che circolano sulle nostre strade e che inquinano il nostro ambiente.
Siamo certi che per poter guardare ad un futuro migliore e vivere in un ambiente più sano, è necessario che ognuno di noi faccia semplicemente il proprio dovere e, soprattutto, rispetti l’ambiente in cui vive.
Sabrina Greci