09 Set

Fiducia dei Consumatori in crescita, ma le Imprese rallentano

A luglio 2024, l’economia italiana ha mostrato segnali contrastanti nel clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, evidenziando dinamiche diverse nei due settori.

L’indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un aumento, passando da 98,3 a 98,9, segnalando un diffuso ottimismo tra i cittadini, soprattutto per quanto riguarda la situazione economica generale e personale.

Tuttavia, l’indicatore composito della fiducia delle imprese ha segnato un lieve calo, scendendo da 94,5 a 94,2, riflettendo incertezze e preoccupazioni in alcuni settori economici.

Fiducia dei Consumatori

Il miglioramento della fiducia dei consumatori è sostenuto principalmente da una percezione positiva della situazione economica personale e generale.

L’indice del clima economico è aumentato da 105,3 a 105,6, mentre il clima personale ha registrato una crescita da 95,8 a 96,5.

Questi dati indicano che i consumatori percepiscono un miglioramento nella loro situazione economica attuale e futura, con il clima futuro che è salito da 98,7 a 99,4 e il clima corrente da 98,1 a 98,5.

Questa tendenza positiva, in corso da maggio 2024, ha portato l’indice di fiducia dei consumatori al livello più alto da febbraio 2022.

Tuttavia, nonostante l’ottimismo generale, permangono alcune preoccupazioni.

Le attese sulla disoccupazione sono in aumento, e le opinioni riguardo l’opportunità di risparmiare e l’acquisto di beni durevoli sono meno positive, indicando che alcuni consumatori rimangono cauti rispetto a specifici aspetti dell’economia.

Fiducia delle Imprese

Sul fronte delle imprese, la situazione è più complessa. L’indice di fiducia ha subito una diminuzione per il quarto mese consecutivo, attestandosi al di sotto della media degli ultimi 12 mesi.

Questo calo è principalmente dovuto al peggioramento della fiducia nei settori delle costruzioni e dei servizi di mercato. In particolare, l’indice della fiducia nelle costruzioni è sceso da 104,5 a 103,6, mentre nei servizi è calato in modo più marcato, da 97,1 a 95,9.

Il settore dei servizi, in particolare, è stato influenzato negativamente dalle opinioni nel comparto turistico e in quello dell’informazione e comunicazione.

In contrasto, i settori della manifattura e del commercio al dettaglio hanno mostrato segnali di miglioramento.

Nella manifattura, l’indice è aumentato da 86,9 a 87,6, grazie a giudizi più favorevoli sugli ordini, nonostante un lieve accumulo di scorte.

Nel commercio al dettaglio, la fiducia è cresciuta da 102,2 a 102,6, trainata da giudizi positivi sulle vendite e da una riduzione delle scorte di magazzino.

Tuttavia, le attese sulle vendite future sono diminuite, suggerendo un cauto ottimismo per i mesi a venire.

Inoltre, il miglioramento è stato più evidente nella distribuzione tradizionale, dove l’indice è salito da 108,1 a 109,4, mentre nella grande distribuzione si è registrato un calo da 100,0 a 99,4.

Conclusioni

Nel complesso, l’economia italiana a luglio 2024 presenta un quadro eterogeneo.

Mentre i consumatori sembrano più fiduciosi riguardo al loro futuro economico, le imprese, soprattutto nei settori delle costruzioni e dei servizi, affrontano sfide significative.

Il futuro dell’economia italiana dipenderà in gran parte dalla capacità di questi settori di recuperare la fiducia e di rispondere alle sfide economiche attuali, bilanciando il cauto ottimismo dei consumatori con le incertezze che pesano sul mondo imprenditoriale.

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