Il tramezzino: La storia romantica di un capolavoro di design
Il tramezzino, inventato, come spesso accade, per caso
Anche se sono in molti a contendersi questa gustosa invenzione, storicamente si deve a due italiani: Angela Demichelis Nebiolo e suo marito Onorino.
Di origine torinese emigrarono in America nei primi anni del XX secolo e qui si imbatterono nel sandwich, che era un tipo di panino imbottito molto in voga sia tra i ceti bassi che tra quelli altolocati.
Al loro rientro in Patria (a Torino nel 1925) decisero di rilevare lo storico Caffè Mulassano, in Piazza Castello.
Dall’America avevano riportato un nuovo macchinario in grado di tostare il pancarrè ed infatti, inizialmente proposero (i primi in Italia) il classico toast.
Ma, non contenti di ciò, decisero di provare a non tostare il pane e di farcirlo con ingredienti locali: fu così che Angela e Onorino inventarono il tramezzino.
Gabriele D’Annunzio e i tramezzini
Il vate D’Annunzio non è noto solo per le gesta eroiche e le opere letterarie ma anche per il suo palato raffinato e l’influenza sulla cultura italiana.
Durante le sue frequenti trasferte a Torino, D’Annunzio era un assiduo frequentatore del Caffè Mulassano, dove si innamorò di questo piccolo panino imbottito.
In uno slancio patriottico propose di sostituire il termine inglese “sandwich” con uno italiano più adatto.
Il poeta ebbe l’intuizione geniale: “tramezzino” gli venne in mente come diminutivo di “tramezzo” che rimandava perfettamente all’idea di un veloce spuntino da smangiucchiare tra un pasto e un altro.
Il termine si diffuse in maniera così rapida da diventare, per sempre, l’emblema di questo panino versatile e appetitoso.
Come cominciarono a diffondersi i tramezzini
Inizialmente i tramezzini erano proposti come stuzzichini per accompagnare la merenda sinoira (tradizione gastronomica piemontese che consiste in un lungo pasto pomeridiano) ma il suo successo fu tale che le persone iniziarono a chiederlo a tutte le ore.
Pratico, versatile e dal gusto sfizioso il tramezzino divenne presto un pasto popolare in tutta Italia.
La consacrazione avvenne nel 1936 anche grazie ad una rivista gastronomica “La Cucina Italiana” dove in un articolo dedicato ai tramezzini venivano dati suggerimenti per la loro preparazione e presentazione.
La ricetta originale del tramezzino torinese è quella con pane bianco in cassetta, spalmato con burro aromatizzato (ora sostituito dalla maionese) e farcito con ingredienti a piacere.
Attualmente i tramezzini fanno parte integrante della cultura gastronomica italiana e possiamo trovarlo ovunque dai bar alle caffetterie, dai ristoranti ai supermercati finanche alle stazioni di servizio.
Il tramezzino compie 100 anni
Questo piccolo pasto non si limita ad un semplice panino: è un simbolo, un modo di vivere, un rituale quotidiano e per giunta trasversale a tutte le età e le classi sociali.
Il tramezzino è un piccolo pasto ma un grande simbolo per la nostra cultura gastronomica e il raggiungimento del centenario ce lo dimostra, testimonia la sua capacità di adeguarsi a tempi e gusti nuovi senza smarrire la propria identità.
La cosa certa è che il tramezzino continuerà a far innamorare i palati di tutto il mondo perché le sue caratteristiche lo rendono ideale per ogni occasione, dalla prima colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena.
Come si prepara il tramezzino
La maggior parte di noi sa benissimo come preparare i tramezzini classici, per intenderci i tipici, cotto e formaggio, tonno e pomodoro, tonno e carciofini ect.
Ma, vista la loro grande versatilità, possiamo sbizzarrirci con altri ingredienti, basta saperli abbinare in modo fantasioso per creare uno snack gustoso e salutare.
Ma c’è una regola ferrea da seguire: il pane deve essere rigorosamente senza crosta e deve avere una base umida, utilizzando un ingrediente morbido e cremoso (maionese, formaggio spalmabile o altra salsa), in grado di tenere uniti gli altri ingredienti al suo interno, perché la morbidezza è una caratteristica imprescindibile del tramezzino doc.
Ma vediamo qual è la procedura giusta per comporlo: si spalma la salsa o il condimento sul pane (solo su un lato) utilizzando una spatola o la lama piatta di un coltello; poi ci si adagiano sopra gli ingredienti scelti per il ripieno, disponendoli a strati; infine si copre tutto con una nuova fetta di pane spalmato.
Siate accorti nel coprire bene l’intera superficie del pane con la farcitura, in modo da non lasciare angoli o spazi vuoti.
Ma il segreto per eseguire il tramezzino perfetto, una volta ultimata la composizione, è quello di avvolgerlo in un foglio di pellicola alimentare trasparente e metterlo a riposare in frigorifero per almeno 1 ora.
Solo così diventerà più gustoso perché i sapori si fonderanno e il pane acquisterà quell’umidità che caratterizza il vero “buon tramezzino”.
Per quanto riguarda la forma, possiamo rimanere nella classica a triangolo, optare per quella rettangolare, a rotolo, oppure divertirsi utilizzando dei coppapasta o delle forme per biscotti.
Tramezzino gourmet
Ecco alcune idee per farcire in modo alternativo e fantasioso i nostri tramezzini (il pancarré che andrete a utilizzare può essere di diverse tipologie: farina bianca, integrale, segale o altri cereali, al latte o aromatizzato come più vi piace.
Proposte di farciture gourmet:
Con affettati e pesce
- Roastbeef, senape, rucola e grana;
- Roastbeef, patè di olive, rucola e pomodoro;
- Prosciutto crudo Stracchino, rucola e olive verdi;
- Pollo grigliato, peperoni, salsa diavola e olive nere;
- Prosciutto cotto, uovo sodo a fettine e salsa tartara;
- Prosciutto arrosto, lattuga e senape;
- Pancetta, funghi (o salsa ai funghi) e brie;
- Salame piccante e scamorza affumicata;
- Porchetta, cipolla caramellata e peperoni;
- Arrosto di tacchino, ricotta e pomodori secchi;
- Mortadella, provola e crema di carciofi;
- Caprino di capra, prosciutto affumicato e patè di olive;
- Gamberetti in salsa rosa e zucchine crude a julienne;
- Salmone affumicato, ricotta di bufala e pesto di basilico;
- Salmone, avocado, cetriolo e salsa allo yogurt;
- Tonno affumicato, mozzarella e capperi;
- Tonno sottolio, olive verdi e maionese.
Vegetariani
- Asiago Dop, pomodorini secchi e zucchine;
- Gorgonzola, mela verde e noci;
- Feta, olive, cetrioli, pomodoro e origano;
- Mozzarella, pomodoro, melanzane grigliate e origano.
Vegani
- Edamame, pomodori secchi, olive taggiasche, capperi e mayo;
- Patata dolce (o americana); formaggio spalmabile vegetale; peperone rosso grigliato;
- Seitan, zucchine; maionese vegetale; erba cipollina;
- Hummus di ceci; peperone giallo; olive nere; olio extravergine d’oliva;
- Tofu affumicato, avocado, pomodoro, prezzemolo.