Prevenzione delle malattie cardiovascolari in epoca di Covid-19
Le malattie cardio-vascolari (Infarto, Angina Pectoris, Ictus, etc.) rappresentano la prima causa di morbilità e mortalità al mondo. Unica difesa contro di esse è combattere i fattori di rischio ad esse correlati, con una adeguata terapia e una costante campagna di informazione e sensibilizzazione sulla lotta agli stessi. Tutto questo è risultato fortemente carente negli ultimi due anni a causa della pandemia da Covid-19: la maggioranza dei pazienti cardiovascolari ha disertato i controlli abituali presso gli ambulatori dedicati, in ospedale o in altre strutture sanitarie, per timore del rischio-contagio. Come emerso da indagini socio-sanitarie, questo atteggiamento ha riportato il nostro Paese indietro di 20 anni rispetto al tema della prevenzione. L’invito, dunque, è a non aver paura! Dobbiamo imparare a convivere col Coronavirus, usando tutte le precauzioni del caso (innanzitutto ricorrendo alla Vaccinazione!), ma senza farci condizionare così totalmente la vita, al punto da rinunciare anche alle cose preziose per il nostro benessere e la nostra salute. Non dimentichiamo che le malattie cardio-vascolari restano la prima causa di morte in Italia!
Abbiamo parlato di fattori di rischio cardiovascolare da combattere: vorrei spendere qualche parola in più su di essi. Alcuni sono detti “non-modificabili”: l’età, la familiarità, il sesso, la menopausa nelle donne. Su questi non possiamo influire; possiamo però impedire che essi diventino predominanti nella malattia cardiovascolare agendo sui “fattori modificabili” in modo da non aggravare ulteriormente il rischio. I fattori modificabili sono quelli sui quali possiamo influire modificando stile di vita, abitudini alimentari, seguendo scrupolosamente i trattamenti terapeutici suggeriti dai sanitari. Essi sono: Ipertensione arteriosa, Diabete Mellito, Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia, Fumo, Obesità, Sedentarietà, abuso di Alcool, eccesso di Stress. Tra tutti vorrei sottolinearne, in questa sede, uno in modo particolare: il Fumo. In qualsiasi modo sia esso introdotto (mediante sigarette, sigaro, pipa, fumo passivo), resta un importantissimo fattore di rischio per Infarto, Ictus, Arteriopatie agli arti inferiori, danno alle pareti dell’Aorta (Aneurismi), soprattutto nelle fasce di età giovanile: è la prima causa di Infarto del Miocardio nei soggetti sotto i 40 anni! Il Fumo riduce l’apporto di ossigeno al cuore, fa aumentare la Pressione arteriosa e il battito cardiaco: questi fattori cominciano a ridurre il loro effetto nocivo sull’apparato cardiovascolare solo dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta…. pensate, dunque, cosa succede ai fumatori accaniti, che spesso accendono una nuova sigaretta dal mozzicone della precedente! La speranza di vita di un fumatore è di otto anni in meno rispetto a un non fumatore solo per il rischio cardio-vascolare, senza considerare quello legato all’insorgenza di tumori altamente aggressivi, come quello polmonare, laringeo, vescicale: tutti strettamente correlati al fumo. Meditate, fumatori… Meditate!
Lina Maiolica