13 Dic

Sdraiarsi dopo i pasti compromette la salute: scopri perché

Sdraiarsi dopo i pasti può rallentare la digestione e compromettere il tuo benessere. Vediamo perché la siesta non fa bene.

Può accadere di andare a letto subito dopo cena, perché abbiamo mangiato tardi o se siamo molto stanchi, oppure di fare una piccola siesta pomeridiana prima di riprendere a lavorare per ricaricarci un po’.

Gesti che ognuno ha compiuto almeno una volta o che compie regolarmente.

Eppure questa abitudine, apparentemente innocua, nasconde delle insidie per la forma fisica e per nostra salute.

Perché è sbagliato sdraiarsi dopo mangiato?

Innanzitutto poiché il rischio principale è quello di rallentare la digestione.

Questa avviene per effetto di contrazioni muscolari alternate alle dilatazioni delle pareti del tubo digerente che muovono il cibo dallo stomaco.

Detto processo prende il nome di peristalsi.

Queste contrazioni però sono facilitate dalla forza di gravità che la posizione distesa intralcia, favorendo il ristagno dei succhi gastrici, acidità e bruciore di stomaco.

Tale disturbo prende il nome di dispepsia, che significa, appunto, cattiva digestione e genera senso di pienezza, dolore o gonfiore addominale e meteorismo, il tutto causato dagli acidi dello stomaco che risalgono lungo l’esofago.

Questi fastidi sono maggiormente avvertiti da chi già soffre di problematiche gastrointestinali, tipo reflusso gastrico, per cui stendersi dopo mangiato acuirebbe i sintomi di questa condizione.

Ma ciò è sconsigliabile anche per chi non soffre di tale patologia perché, comunque, stendersi dopo i pasti può rallentare la digestione, soprattutto se il pasto è stato particolarmente abbondante o ricco di zuccheri.

Per assecondare la motilità gastrica e favorire il transito del cibo dallo stomaco all’intestino è opportuno evitare di sdraiarsi dopo mangiato. L’ideale sarebbe muoversi con una piccola passeggiata evitando di passare dalla tavola al letto o alla scrivania o al divano per evitare di sentirsi appesantiti e con la pancia gonfia.

Ma se ormai il sonno postprandiale ha preso il sopravvento e ci siamo addormentati?

Possiamo correre ai ripari e favorire la digestione con una tisana digestiva che ci aiuta a contrastare il gonfiore come quelle a base di finocchio, camomilla, menta o zenzero.

Perché la siesta è sbagliata e rischia di farci ingrassare

Se ci addormentiamo dopo mangiato non solo rischiamo una lenta digestione ma a risentirne potrebbe essere anche la nostra linea.

Questo perché esisterebbe una relazione tra l’abitudine del riposino postprandiale e l’aumento di peso, con il rischio di obesità e sindrome metabolica.

Queste condizioni sono molto pericolose per la nostra salute, in particolare quella cardiovascolare, perché genererebbero ipertensione, glicemia alta, diabete di tipo 2 e dislipidemie, ovvero colesterolo e trigliceridi alti.

Ma chi ci dice che riposare dopo i pasti fa male?

Sono giunti a questo risultato con un recente studio, i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston insieme con l’Università di Guadalajara, in Messico, e con l’Università di Murcia, in Spagna, e pubblicato sulla rivista Obesity.

Gli studiosi hanno calcolato che un riposo di oltre 30 minuti provocherebbe un aumento del rischio di ipertensione e obesità.

Per lo studio sono stati prese in esame oltre 3000 persone di origine spagnola, in cui questa abitudine è particolarmente diffusa, e ne è emerso che le sieste superiori a mezz’ora sono associate a valori più alti di: glicemia a digiuno; circonferenza vita; pressione sanguigna; BMI (Indice di Massa Corporea) e quindi una maggiore incidenza della sindrome metabolica.

Inoltre, la ricerca ha rilevato che le ripercussioni nocive dei riposini prolungati sul BMI erano più alte tra i tabagisti e le persone che andavano a letto tardi la sera ma, soprattutto, se il pasto che precedeva il riposo era particolarmente ricco in calorie.

Non solo, anche la posizione in cui si fa la siesta incide. In linea generale si dorme di più se si sta comodi, come a letto o sul divano e meno in poltrona.

Ma allora… quanto tempo dopo aver mangiato ci si può sdraiare?

Ma dobbiamo evitare assolutamente di riposare o possiamo aspettare un lasso di tempo per evitare di compromettere digestione, salute metabolica e linea? La medicina ci dice che, se non sussistono problemi di natura gastrica, dovremmo aspettare almeno un’ora prima di coricarci. Discorso a parte per chi soffre di reflusso gastroesofageo che, per evitare problemi, dovrebbe far trascorrere almeno 3 ore e perciò rinunciare alla siesta pomeridiana.

Per chi invece non ha particolari problematiche e non riesce a rinunciare al riposino, il consiglio rimane quello di non superare la mezz’ora, in modo di godere dei benefici, quali il recupero delle energie e il miglioramento del buonumore, e non correre rischi.

Alcuni consigli che aiutano la digestione e contrastano il sovrappeso

Come detto, se facciamo pasti troppo abbondanti e se non adottiamo una serie di abitudini che favoriscano una assimilazione corretta dei cibi, l’impatto sulla digestione sarà maggiore.

In tal senso si suggerisce di:

  • non sovraccaricare lo stomaco distribuendo calorie e nutrienti nell’arco della giornata con 5 pasti: colazione, pranzo, cena e 2 spuntini;
  • limitare le porzioni;
  • mangiare lentamente e masticare bene;
  • non eccedere con alimenti troppo grassi o ricchi di zuccheri e limitare bevande gassate e zuccherate;
  • ridurre il consumo di alcol. Erroneamente si tende a credere aiuti a digerire ed invece irrita lo stomaco e ne rallenta lo svuotamento;
  • arricchire i pasti con cibi che favoriscono la digestione, ad es. ananas, carciofi, finocchi e peperoncino.

Queste sono piccole accortezze che aiuteranno a limitare i danni se, dopo mangiato, non si riesce proprio a non cedere al sonno e ad abbandonarsi tra le braccia di Morfeo!

Monica Cinti

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